Il Germano reale è l'anatra più comune, più amata e purtroppo più cacciata in tutto il mondo. Originaria dell'Emisfero Nord (Eurasia), si trova un po' ovunque si trovino specchi d'acqua ma è quasi sconosciuta in Sardegna e in Spagna; raramente si rinviene al disotto della Corsica ed il mediterraneo sembra essere il limite a sud del suo habitat.
Il maschio presenta la testa verde con riflessi metallici verdi, un collare bianco e il collo, fino a buona parte del petto, bruno rossiccio. I fianchi sono grigio perla e il ventre è bianco. Il sottocoda è nero e la coda bianca con copertura nero-verdastra (quattro penne della coda sono arricciate). Il dorso è grigio-bruno e le ali grigio scuro con un'evidente banda verde-blu. Il becco è giallo-verdognolo, le zampe rosso-arancione e l'occhio bruno. La femmina è di colore bruno-grigio variegato uniforme; ha la banda verde-blu sulle ali. Il piumaggio è a fondo nocciola. Il becco è di colore ardesia. Gli arti sono di colore rosso-arancione.
Gli esemplari giovani sono molto simili alle femmine.
La taglia varia da 41 a 66 cm, il peso medio del maschio corrisponde a circa 1 kg mentre la femmina è generalmente più leggera.
Praticamente onnivoro, il germano reale si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco sott'acqua o razzolando sul terreno. E' poco chiassoso: il suono del maschio è più debole di quello della femmina. Le coppie si formano nel tardo autunno e si riproducono nella primavera successiva. Le femmine depongono da 9 a 15 uova di colore tendente al verde in nidi nascosti in anfratti del terreno e al coperto, tra rocce o cespugli. Le femmine sono dotate di spiccato senso materno.
Con mio marito abbiamo spesso notato che i alcuni grevigiani talvolta gettano un po' di cibo alle anatre della Greve, spesso però sporcando davvero gli argini del fiume e dando giustamente adito a polemiche e recriminazioni. Cerchiamo, quindi, di cibare questi animali ma con del buon senso: è inutile gettare sacchetti in plastica pieni di pane e chiusi...le papere non sanno aprirli e i sacchetti rimangono lì. Dedichiamo un po' più di tempo a questa operazione e gettiamo il cibo direttamente nell'acqua, spezzettato e nella giusta quantità...vedrete che le papere accorreranno e non lasceranno nessun segno del nostro passaggio (hanno sempre una fame da lupi!).
Buona giornata a tutti!
Eleonora
Molto carino l'articolo, sono sempre sotto gli occhi di noi grevigiani ma non sappiamo poi molto su queste paperelle reali.
RispondiEliminaOggi sono stata alla libreria Feltrinelli, l'ho percorsa in lungo ed in largo, un super mega tour...
Tra i vari libri che ho comprato ce ne sono 2 in tema col blog:
- "Liberazione animale" di Peter Singer (consigliato da Silvia di Ferrara, assidua lettrice del blog)
Per Silvia: quando avrò finito di leggerlo sarò ben felice di esprimere la mia opinione anche se leggendo qualche pagina quà e là non mi è sembrato proprio niente male: resocnto minuzioso e attento, chissà quanto Singer si sarà documentato prima di scrivere un libro del genere, un lavoro ed uno studio in materia encomiabili!
- "Le fusa di Oscar" di David Dosa (basato su una storia vera che racconta di Oscar, un gatto speciale che vive in una casa di riposo per malati di Alzheimer e che è capace di sentire il momento della dipartita dei pazienti facendo loro compagnia e affiancandli nei loro ultimi giorni di vita.)
Per Eleonara: credo che questo libro potrebbe piacere molto alla tua mamma, glielo presterò.
Un saluto a tutti i GFini ovvero i GATTO FANS...
E' bene non fraintendere...
Laurina dai che combinazione, ho appena comprato anche io "Le fusa di Oscar"!!! In casa avevo poi tenuto tutti i ritagli di giornale di quando era "scoppiato" il caso di questo gattone speciale... poi qunado l'abbiamo letto ci scambiamo i pareri!!!
RispondiEliminaInteressante post e foto davvero bellissime sul germano reale... ha dei colori meravigliosi, un altro miracolo della natura.
Salutissimi a tutti!
Silvia