martedì 16 novembre 2010

L'estate di San Martino

L'11 Novembre la Chiesa festeggia San Martino, Santo di origine ungherese, che visse nel IV sec. d.C.,  fu vescovo di Tours, fondò una comunità di asceti considerata il primo monastero databile in Europa (nel 361 a Ligugé) e per la sua opera di evangelizzazione è conosciuto in tutta Europa.
L'11 Novembre è' una delle date più famose dell'anno, perché è legata alla celebre "Estate di San Martino", un periodo mite che interrompe la discesa verso l'Inverno. La credenza popolare nasce dalla leggenda del Santo: figlio di un ufficiale dell'esercito romano e arruolato anch'egli giovanissimo nella cavalleria imperiale, un giorno San Martino, passando a cavallo, con la propria spada divise in due parti il proprio mantello per riparare dal freddo un povero mendicante. Il Signore "ricompensò" il Santo inviando un clima mite e temperato quando oramai esso volgeva al freddo dell'Inverno incipiente.
Non è chiaro quando sia nata la leggenda del mantello, né quando sia stata associata dalla memoria popolare e contadina al periodo di bel tempo che spesso insorge nel corso della seconda decade del mese di Novembre.
E' probabile che risalga a tempi antichissimi, di poco seguente alla morte del Santo, e che si sia diffusa poi rapidamente in tutta Europa, tanto che l'"Estate di San Martino" è conosciuta praticamente ovunque, e perfino negli Stati Uniti, dove questo periodo di intervallo di bel tempo viene definita "Estate Indiana".
Una spiegazione di questo miglioramento del tempo nella seconda decade di Novembre potrebbe essere nell'andamento tipico stagionale di questo mese che presenta anche dei tipici "ripensamenti" di tempo più mite, in un'alternanza caratteristica delle stagioni intermedie. Francesco di Franco, uno dei padri della meteorologia italiana, riteneva che la comparsa di periodi anticiclonici in date fisse corrispondesse all'attraversamento da parte del nostro pianeta di polveri cometarie, in questo caso dello sciame meteorico delle Leonidi, che raggiunge il suo massimo attorno al 17 Novembre, e le cui polveri in atmosfera potrebbero essere una causa di questi rinforzi anticiclonici.
All'estate di San Martino è dedicata anche una celebre poesia di Giosué Carducci:

"La nebbia agli irti colli,
piovigginando sale,
 e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo,
al ribollir dei tini,
va l'aspro odor dei vini
l'animo a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando;
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi di uccelli neri
come esuli pensieri
nel vespero migrar."

 Siamo un po' in ritardo con questo articolo, avremmo dovuto pensarci qualche giorno fa, ma è pur sempre una notizia curiosa e ci sarebbe dispiaciuto dover aspettare al prossimo anno per documentarvi. La cultura popolare è importante e purtroppo sta andando perduta...speriamo di contribuire a tenerla viva nei nostri cuori (la poesia di Carducci ha accompagnato l'infanzia di tutti noi!).
Buona giornata a tutti!
Eleonora

4 commenti:

  1. Io sono INNAMORATA di questa poesia, mi dà i brividi ogni volta... è meravigliosa!!! Grazie per averla riproposta qui, e concordo pienamente sul fatto che la cultura popolare andrebbe difesa e diffusa, le nuovissime generazioni (i bambini di oggi alle elementari) rischiano di perdersi un vero e proprio patrimonio. Buona giornata!!
    Silvia

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  2. Ciao Silvia!
    I bambini di oggi purtroppo rischiano di perdersi molte cose. Gran parte dei bimbi a cui faccio lezione non ama le favole o i cartoni ma già tutti impazziscono per i film horror e splatter. Tristissimo!!! Nessuno dei miei alunni ha gradito Wall-e o Up perché non riescono a cogliere la poesia contenuta nelle cose semplici. Quindi, non c'è proprio da stupirsi se poi considerano gli animali dei semplici balocchi da "usare" soltanto finché sono piccoli!
    Eleonora

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  3. Quanto hai ragione Eleonora... io faccio catechismo e insegno musica ai bimbi al pomeriggio, per fortuna l'animo infantile resta curioso e aperto ad ogni cosa che insegni... purtroppo però oggi ci sono troppi stimoli "sbagliati", per lo meno nella misura in cui sono sorbiti in quantità eccessiva: tv, videogiochi, lo stesso internet. Che tristezza!!! Io sono giovane, 24 anni, ma quando i bimbi di oggi avranno la mia età, sapranno emozionarsi di fronte a una poesia, un paesaggio, i colori di una farfalla, le cure di mamma gatta verso i suoi micini? Speriamo tanto di sì, intanto noi "lavoriamo" perchè l'importanza delle cose semplici non vada persa.
    Un abbraccione!!!

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  4. Carissime, il vostro lavoro di comunicazione e insegnamento è importantissimo: meno male ci sono persone come voi , continuate a trasmettere le vs."emozioni" e il rispetto per l'ambiente (natura, animali)ai vostri alunni. A proposito il film di animazione, UP che ho sempre rifiutato di vedere (pensavo alla solita produzione Hollywoodiana fuorviante), e che ho visto solo di recente è meraviglioso e da consigliare, così come Sansone (notate come nel film i cani abbiano accesso a qualunque luogo, davvero educativo...)
    Un salutone

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