martedì 2 novembre 2010

News Caccia

Per gentilissima segnalazione di Ivano, sul sito della Lav abbiamo scoperto che da un recente sondaggio commissionato dal Ministero del Turismo è emerso che la maggioranza degli italiani è contraria alla caccia.
Greve purtroppo è ancora un paese di cacciatori e purtroppo parte di questi cacciatori è composta anche da persone giovani. Speriamo che anche la mentalità dei nostri compaesani possa presto cambiare.

Risultati sondaggio sulla caccia

A presto!

Eleonora

3 commenti:

  1. E' un sondaggio commissionato da un organismo pubblico super partes (Ministero del Turismo); i risultati (l'80% ritiene la caccia un'inutile crudeltà che andrebbe vietata o maggiormente regolamentata) hanno lo scopo di rilevare l'impatto dell'attività venatoria sull'immagine nazionale e sul conseguente "appeal" turistico. Tutto questo dovrebbe farci riflettere!

    RispondiElimina
  2. Io spero che con il passare del tempo la caccia venga abbandonata del tutto! Senza contare l'atto inutile e crudele in sè, ma come la mettiamo con tutta la fauna "selvatica" introdotta artficialmente? Da me c'è pieno di fagiani che sembrano galline da tanto sono diventati "domestici", purtroppo tanti vanno sotto le automobili ancor prima che i sedicenti cacciatori si "divertano" a cacciarli... che senso ha? Inoltre la popolazione di volpi è aumentata con tutta la selvaggina disponibile, e se dovesse arrivare la rabbia anche dalle mie zone non sarebbe esattamente una fortuna... come sempre, l'uomo gioca con la natura a suo piacimento... prima o poi arriverà ben il conto...

    RispondiElimina
  3. Giusto Silvia, hai puntato il dito su uno degli aspetti più deleteri di questa (tragica) attività: la continua immissione in natura di fauna non autoctona, questo ha creato, ad esempio, la nascita di "razze" modificate geneticamente, come il cinghiale toscano, oramai del tutto scomparso come razza "pura", a causa delle immissioni di cinghiali ungheresi, che hanno dato origine ad un animale molto più grosso e prolifico. Sono comunque contento che ci siano oggi sempre più persone sensibili a questa problematica che ricordo, ogni anno venatorio, causa centinaia di vittime tra gli esseri umani oltre a compromettere la già fragile biodiversità.

    RispondiElimina